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Brescia, assolve un uomo violento perché “è la sua cultura”: aperta una pratica contro il pm

sentenza di Brescia (Fonte Corporate+) - CronacaLive.it
sentenza di Brescia (Fonte Corporate+) – CronacaLive.it

Brescia, la richiesta di assoluzione a favore del bangladese fa scalpore: aperta una pratica nei confronti del sostituto procuratore.

Il sostituto procuratore di Brescia Antonio Bassolino ha effettuato una richiesta di assoluzione nei confronti di un uomo del Bangladesh, indagato per aver dato adito a violenze domestiche nei confronti della coniuge, anch’essa di origini bangladesi.

A detta del pm, il reato non è stato provato oltre ogni ragionevole dubbio, e ha inoltre aggiunto che “la disparità tra l’uomo e la donna è un portato dalla sua cultura“.

Antonio Bassolino ha infine riferito che “la medesima parte offesa aveva persino accettato in origine” alcuni atteggiamenti da parte del marito, prima di denunciarli alle Autorità.

Il procuratore capo Francesco Prete si è dissociato dall’analisi del collega, e ben presto è giunta anche la reazione ferma di Carlo Nordio. “Una posizione assolutamente inaccettabile“, ha tuonato il Ministro della Giustizia.

Violenza sulle donne, il caso di Brescia spacca l’opinione pubblica

Alcuni esponenti di Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno richiesto l’apertura di una pratica presso il Comitato di presidenza del Csm nei confronti di Antonio Bassolino “per la gravità delle asserzioni del pm, che parrebbe giustificare, se non autorizzare, la violenza domestica“.

Di medesimo avviso anche il procuratore capo Francesco Prete, che ha dichiarato: “La procura di Brescia è sempre stata fermissima nel perseguire la violenza, morale o materiale, di chiunque, a prescindere da qualsiasi riferimento culturale, nei confronti delle donne“. Ed ha proseguito: “Le richieste di ispezioni ministeriali tese a verificare tale assunto ci lasciano assolutamente tranquilli, essendo tutti i magistrati dell’ufficio sicuri di aver sempre agito nel rispetto della legalità, secondo i parametri fornitici dalla Costituzione e dalla legge“.

Carlo Nordio (Fonte Web) - CronacaLive.it
Carlo Nordio (Fonte Web) – CronacaLive.it

Parla Nordio: “L’ignoranza della legge non scusa”

Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha biasimato la richiesta di assoluzione proposta da Bassolino, e precisato: “È una posizione assolutamente inaccettabile. Nel nostro sistema la legge è uguale per tutti, l’ignoranza della legge non scusa“.

Ha infine concluso: “Chi entra in Italia sa che deve conformarsi al diritto penale italiano e sa che, se a casa sua può fare certe cose, da noi queste cose possono costituire reato, così come costituisce reato picchiare la moglie, quale che possa essere la ragione. Il problema è però culturale, perché ci sono maggiorenni che vengono da Paesi dove la donna è considerata una cosa, uno strumento destinato alla riproduzione, una minus habens. Quindi, rispettiamo le culture altrui, ma sappiamo che quando vengono in Italia non c’è spazio per culture diverse da quella scritta nella Costituzione e nel Codice Penale“.