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Truffa Chat GPT: è arrivata anche lì | Ecco cosa sta succedendo

Allarme truffe AI: scopri che cos è successo | CronacaLive.it

Sta succedendo anche qui. Bisogna stare attenti ai nuovi pericoli del web. Scopri come fare.

Chat GPT è un metodo agevole per poter interagire in via diretta con una intelligenza artificiale. In effetti, lo dice la formula stessa che acclude in sé il termine “chat“. Si tratta dunque di un sistema a cui riferirsi sotto forma di conversazione, solo che non vi è un reale interlocutore dall’altra parte, bensì un computer o, meglio, un’intelligenza che contiene in sé tutto il materiale esperienziale di cui l’essere umano possa disporre.

A Chat GPT si può rivolgere qualsiasi domanda, per conoscere la risposta in qualsiasi ambito. Se hai bisogno di una informazione nozionistica, l’AI riuscirà a fornirtela in men che non si dica, poiché anche l’elaborazione del messaggio è velocissima. In più, molti usano questa intelligenza anche per risolvere incombenze di ogni tipo o per completare un compito. Infatti, a Chat GPT si può chiedere di risolvere per noi un problema matematico, ma attenzione, non è tutto.

L’uso che ha fatto molto discutere è il seguente. In molti si sono rivolti all’IA per scrivere articoli, tesi di laurea, sceneggiature, estrapolati di romanzi. Non solo: alcuni professionisti e non del world building si affidano a questa “chat” per risolvere alcuni snodi creativi nell’elaborazione di un’ambientazione per giochi di ruolo.

In tanti si chiedono quale debba essere la reale funzione della tecnologia e l’argomento AI sembra offrire all’umano una grande platea dibattimentale. Sempre più utenti confermano l’ovvio: la tecnologia deve fungere da supporto, non da sostituto. Ma vediamo adesso che cosa sta succedendo.

Truffe chat GPT: ecco cosa succede

Ciò che sta succedendo ha dell’incredibile. L’app in questione sta da poco spopolando nel mercato statunitense, ma con essa iniziano a emergere anche i primi surrogati falsi. Infatti la truffa consiste proprio in questo, ossia nell’elaborazione di un’app che si spaccia per analoga al chatbot e che dunque offre simili servizi, ma in cambio è richiesto un abbonamento a pagamento.

Com’è possibile? Molto semplice, dal momento che i fautori dell’iniziativa hanno rinominato in modo simile le proprie creazioni truffaldine, come ad esempio con il nome “Chat GBT”, giocando dunque sulla memoria sopita degli utenti.

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Cosa dicono gli esperti

Gli esperti della sicurezza hanno manifestato una certa preoccupazione per il mercato. Innanzitutto, queste app truffaldine violano i termini di sicurezza e privacy degli utenti, oltre a essere tacciabili di furto del copyright.

In più, gli esperti si dicono preoccupati dal momento che tali app stanno spopolando proprio su quelle piattaforme ufficiali ritenute da tutti sicure, ossia Google play e Apple store.