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Superfood per dimagrire: verità, opinioni, pro e contro

Il pensiero comune che “il tempo è denaro” ha ormai preso decisamente il sopravvento sui…

Il pensiero comune che “il tempo è denaro” ha ormai preso decisamente il sopravvento sui nostri ritmi quotidiani, spingendoci a essere sempre più produttivi. Per questo motivo siamo spesso costretti a tagliare i tempi che dovremmo dedicare ai nostri pasti, finendo per avere un’alimentazione improntata alla fretta e quindi scorretta.

È bene ricordare, tuttavia, che il cibo rimane il nostro miglior alleato in tema di benessere: quando ci alimentiamo correttamente, infatti, favoriamo il miglior funzionamento dell’organismo e abbassiamo il rischio di malattie cardiovascolari, oltre a innalzare il livello delle nostre difese immunitarie.

Arrivano i nuovi supercibi

Con queste premesse, da ormai diversi anni sono stati sviluppati i cosiddetti Superfood (da non confondere con il Fingerfood!). Si tratta di alimenti con valori nutritivi decisamente alti, utili ad apportare notevoli benefici alla salute.

Nella stragrande maggioranza dei casi, la lista di questi cibi include la presenza di semi, frutta secca, spezie e bacche ad altissimo contenuto nutritivo.

Una prima contraddizione di fondo risiede nel fatto che l’origine di ogni supercibo è praticamente sempre vegetale e quindi naturale, quando poi viene però commercializzato sotto forma di polverina in bustine, pasticche o capsule che trasmettono una forte idea di artificialità.

Se non ne avete mai sentito parlare, comunque, è perfettamente normale: ci occuperemo qui di dissipare ogni dubbio in merito a questo nuovo modo di mangiare.

Superfood: cronaca di un cibo destinato a essere famoso

Il motivo principale che ha innescato il successo di questi nuovi cibi è da ricercarsi nelle grandi premesse che da sempre lo accompagnano; alimenti relativamente semplici, spesso confezionati in piccole dimensioni, che tuttavia promettono di apportare gli elementi nutritivi che il nostro corpo dovrebbe acquisire in più pasti e mangiando cibi diversi.

Il fattore determinante è quindi costituito dalla comodità: perché spendere molto tempo a cucinare se posso acquistare un cibo che mi garantisce l’apporto vitaminico e minerale di tante altre porzioni di verdura o frutta?

La comparsa del superfood ha di conseguenza spinto i consumatori a guardare i prodotti alimentari da una prospettiva puramente contenutistica, dove l’unica cosa che conta è il valore nutrizionale. È consigliabile, tuttavia, non fermarsi alle apparenze e analizzare a fondo quanta verità ci possa essere dietro questi alimenti.

Quanto c’è di vero?

Analizzando questo tipo di cibi da una prospettiva prettamente scientifica, emergono alcuni dubbi. L’impressione è quella secondo la quale questo nuovo modo di alimentarsi faccia più parte di una “moda” da seguire piuttosto che di un serio regime alimentare: è sufficiente considerare come molte delle proprietà e dei benefici decantate in alcuni superfood (come le bacche di Goji o i semi di Chia), possiamo ritrovarle in prodotti alimentari “classici” e molto più economici, come le care e vecchie verdure.

Se, da un lato, è quindi vero che alcuni di questi supercibi contengono effettivamente alti livelli nutrizionali, dall’altro, spesso, ci si dimentica che esistono già sul mercato, e da molto tempo, alimenti con simili caratteristiche.

Un secondo nodo quantomeno discutibile è dato dai particolari studi che andrebbero a confermare i benefici di questi cibi. Nella stragrande maggioranza di casi, infatti, questi vengono eseguiti o su specie animali (biologicamente diverse dall’essere umano) o su particolari categorie di persone; non è raro, infatti, leggere di studi dove gli esaminati sono soggetti sovrappeso o malati di diabete, alla fine dei quali si afferma che la somministrazione giornaliera di un dato quantitativo “fa bene” alla salute del consumatore. È, dunque, abbastanza naturale riscontrare dei miglioramenti in categorie così particolari di esaminati.

I benefici del superfood

È bene, comunque, precisare che i valori nutritivi registrati in questi cibi esistono e sono reali, e pertanto questi agiscono sull’organismo con tutti gli effetti del caso.

Uno dei migliori benefici è costituito sicuramente dall’alta presenza di antiossidanti, utili a combattere i radicali liberi responsabili, tra le altre cose, di patologie cardiovascolari e diabete. Un regolare consumo di questi prodotti agisce, poi, anche a livello energetico e depurativo: non a caso, gli sportivi implementano spesso la loro alimentazione con questi prodotti per supportare la loro attività fisica, mentre altri li utilizzano a scopo dietetico.

Uno dei cibi che in tal senso ha acquisito maggiore notorietà in questi anni è sicuramente la Garcinia Cambogia. Questa sostanza è estratta dalla buccia del frutto Garcinia e viene utilizzata nel dimagrimento grazie a un acido in essa contenuto, capace di bloccare la sintesi di colesterolo e altri grassi; un’ulteriore sostanza agisce poi nel regolare il livello di serotonina, riuscendo in tal modo a garantire un certo controllo dell’appetito nell’assuntore. Ma funziona davvero? Potete leggere un approfondimento nell’articolo dedicato su IdeeGreen.it: “Garcinia Cambogia: funziona?

Il beneficio diviene infine psicofisico se, a tutti questi fattori, aggiungiamo l’effetto placebo, secondo il quale, se un consumatore è convinto di assumere alimenti ad alto contenuto di vitamine e nutrienti, sentirà di avere più vitalità di quella che effettivamente possiede.

L’altra faccia della medaglia: i contro

Questi alimenti non avrebbero di per sé dei lati negativi: questi esistono solo a causa dell’uso e della scorretta promozione che se ne è fatta per lungo tempo.

È sufficiente pensare che, nel 2007, la Commissione Europea per la Sicurezza Alimentare (indicata con l’acronimo EFSA) ha dovuto adoperarsi per frenare la crescita esponenziale di questo tipo di prodotti: l’intervento è consistito nel costringere le aziende produttrici a togliere il termine “superfoods” dalle confezioni, oltre all’eliminazione dalle stesse di ogni elemento non supportato da prove scientifiche.

La smodata pubblicità ha, infatti, portato i consumatori a credere che sia sufficiente alimentarsi con questi cibi per avere tutti gli apporti nutrizionali necessari a garantire al proprio organismo il massimo benessere, ignorando quelli che sono invece davvero alimenti necessari al nostro corpo (come frutta e verdura).

Il modo in cui vengono confezionati permette, inoltre, un consumo facile e veloce, ideale per coloro che non hanno tempo di prepararsi un pasto o fermarsi a mangiare con calma: in tal senso, i superfoods servono quindi a “coprire” eventuali errori alimentari.

È bene, tuttavia, mantenere un corretto stile alimentare e dedicarsi al consumo di questi cibi solo per integrare ulteriormente i nutrienti per il nostro organismo: la dieta varia ed equilibrata non può mai essere totalmente sostituita dai superfoods.