Turchia, il popolo vuole la democrazia: alle urne affluenza contro Erdogan
Le prime elezioni in Turchia non sono state favorevoli per i leader sostenuti da Erdogan. La piazza di Istanbul è in festa per l’arrivo della democrazia.
Affluenza alle elezioni del 78%. Si tratta delle prime elezioni ad Ankara e Istanbul. Queste hanno segnato la sconfitta dei candidati designati da Erdogan, il quale ha instaurato un regime autoritario sulla nazione. Il sindaco di Istanbul, infatti, Ekrem Imamoglu, ha affermato quanto segue: “Questo segna un momento cruciale non solo per Istanbul ma per la democrazia stessa. Mentre celebriamo la nostra vittoria, mandiamo al mondo un messaggio: è finito il declino della democrazia“.
Infatti, Imamoglu ha ottenuto il 51% dei consensi alle elezioni amministrative. Lo stesso partito ha poi vinto anche ad Ankara. Non solo, il partito ha collezionato numerose vittorie anche in altre città importanti della Turchia. Le piazze si sono colorate a festa per celebrare l’evento e la fine della morte della democrazia.
Difatti, Imamoglu ha affermato che la sua vittoria sia “un faro di speranza e una testimonianza della resilienza dei valori democratici contro il crescente autoritarismo”. I sostenitori del Chp, il partito di Imamoglu, hanno festeggiato a loro volta con fuochi d’artificio, musica e sfilate con bandiere turche. Questo è il patriottismo che il leader avrebbe voluto sempre per il suo paese.
Mentre il conteggio non è ancora giunto in maniera definitiva e delineata, c’è da sottolineare un dato non trascurabile, cioè che Erdogan, per quanto sconfitto, in realtà conservi ancora un forte sostegno da parte di alcune zone del paese, che costituiscono lo zoccolo duro del suo consenso politico.
Lo zoccolo duro di Erdogan
Le elezioni amministrative di ieri in Turchia hanno dato l’Akp come sfavorito, di fatti ha ottenuto il 35,4%. Questo sarebbe uno dei risultati più bassi della sua storia, come ha affermato la tv Stato Trt: oltre il 99% delle schede scrutinate ha confermato che Erdogan non sarebbe più il benvenuto.
Ciononostante, questo non risulta vero ovunque. Infatti, il partito di Erdogan è ancora forte in parte dell’Anatolia centrale. Il futuro della Turchia è ora nelle mani del partito Chp, però. Si attendono ulteriori sviluppi.