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Putin ha avvertito: “Le nostre armi possono raggiungervi” | Il discorso alla NATO

Vladimir Putin (Fonte Ansa) – CronacaLive.it

Putin ha tenuto un discorso per l’Occidente. Tra avvertimenti e ammonimenti ha avvisato “Non attaccheremo l’Europa”.

“Le nostre armi possono raggiungervi” ha esordito Putin, il capo dello stato russo di ormai granitica esperienza. Putin si è rivolto così all’Occidente, in occasione del discorso alla Nazione. Nello specifico, si è rivolto alla NATO, sottolineando che lo spiegamento delle forze in Ucraina sarebbe rovinoso e non porterebbe a nulla di positivo.

“Hanno tentato in passato di combattere la Russia, ma ora le conseguenze saranno pessime. È una sciocchezza il fatto che la Russia voglia attaccare l’Europa, tutto quello che l’Occidente sta escogitando porta veramente alla minaccia di un conflitto con armi nucleari e quindi all’annientamento della civiltà” ha continuato Putin.

Tuttavia, se da una parte qualcuno possa aver recepito una sorta di minaccia nemmeno troppo velata, dall’altra Putin ha continuato come segue: “Comprendiamo che l’Occidente sta cercando di trascinarci in una corsa agli armamenti, logorandoci e ripetendo il trucco a cui riuscirono negli anni ’80 con l’Unione Sovietica”.

La stoccata è giunta successivamente, trattando dell’argomento ucraino: “Hanno iniziato  a parlare della possibilità di inviare contingenti militari della Nato in Ucraina. Ricordiamo il destino di coloro che in passato hanno inviato i loro contingenti nel territorio del nostro Paese. Ora le conseguenze per gli eventuali interventisti saranno molto più tragiche”.

La copertura mediatica del conflitto

In questi giorni si è sentito spesso parlare di Ucraina, Russia e Palestina. Secondo l’ISPI, i giovani italiani sarebbero molto più interessati al conflitto israeliano piuttosto che quello putiniano. Il motivo non è ancora noto, ma in tanti hanno avanzato un’ipotesi sociologica: la guerra in Ucraina non è più appoggiata dai vertici politici, i quali hanno smesso di sostenere il leader russo da anni. Sono infatti trascorsi ben due anni dallo scoppio del conflitto.

Ciononostante, secondo altre ricerche, la Russia di Putin spaventerebbe. La morte dell’oppositore politico Alexei Navalny, uomo di ispirazione politica comunque nazionalista, avrebbe gettato però una nuova linfa sul conflitto tra Russia e Ucraina, riaccendendo perciò l’interesse dei riflettori sul conflitto. Ciò per cui molti si sono indignati però è proprio questo: è necessaria la morte di qualcuno per smuovere le coscienze?