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L’Italia è un paese molto corrotto. | La classifica di Transparency non ci mette in buona luce

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Lotta alla corruzione: l’analisi annuale di Transparency.
(Fonte: depositphotos.com) – Cronacalive.it

Nessun miglioramento in ambito di corruzione, anzi: la classifica di Transparency non giova all’Italia

Transparency International è un ente internazionale che periodicamente monitora i paesi per valutarne lo stato in diversi settori, primo fra tutti quello che è l’ambito della corruzione. Ogni anno stila una classifica in cui elenca il tasso di corruzione delle nazioni e mette al primo posto lo stato con una minore percentuale di corruzione riscontrata. Per farlo si affida all’analisi di vari dati, incrociando i quali ottiene quella che è la corruzione percepita.

L’ultima analisi di Transparency non porta buone notizie per l’Italia, che viene relegata molto più giù rispetto agli anni passati. Le domande sul lavoro svolto dalle istituzioni e dal corpus normativo degli ultimi anni di certo non si fanno attendere.

Quali sono i settori che funzionano di meno

A quanto pare la classifica 2023 mette in luce in primis una staticità della penisola italiana, ovvero il fatto che non ci siano stati miglioramenti rispetto all’anno precedente. Per tale ragione il suo posto sarebbe dovuto rimanere lo stesso, laddove per quanto le si potesse rimproverare una inamovibilità nella lotta alla corruzione, ciò non avrebbe dovuto comportare un peggioramento. In realtà però lo studio di quest’anno ha mostrato che alcuni altri paesi hanno fatto dei  passi avanti, migliorando pertanto la propria posizione in classifica. Ciò ha portato l’Italia a retrocedere abbastanza.

Secondo l’attuale stima dell’indice della percezione di corruzione, l’Italia sarebbe scesa al 42esimo posto su 180 paesi, mentre solo fino allo scorso anno si trovava al posto numero 41. A influire negativamente sulla valutazione pare sia principalmente il settore pubblico italiano. Nello specifico sono state evidenziate le carenze normative in materia di conflitto di interessi tra pubblico e privato e soprattutto mancherebbe una corretta disciplina per quanto riguarda lobbying e antiriciclaggio.

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L’Italia peggiora nella classifica sulla corruzione.
(Fonte: depositphotos.com) – Cronacalive.it

Prossimi step

Un vero peccato questa regressione italiana, poiché nell’ultimo decennio aveva fatto invece grossi passi in avanti. Difatti con la legge Severino ad opera del governo Monti e successivamente con la legge Spazzacorrotti approvata durante il governo Conte, la nazione aveva addirittura guadagnato ben 10 posizioni in un solo anno. Era il 2021, ma dopo quella data l’ascesa italiana sembra essersi fermata del tutto.

Ciononostante secondo l’attuale ministro della giustizia Carlo Nordio questo è un falso problema. Afferma inoltre che be presto l’Italia risalirà nuovamente la classifica internazionale poiché i parametri utilizzati per le valutazioni sono semplicemente sbagliati.