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PornHub entra tra le nuove piattaforme sorvegliate dall’Unione Europea

Pornhub (Fonte Web) – CronacaLive.it

L’Unione Europea ha inserito Pornhub tra le piattaforme online da tenere sotto controllo per la sicurezza dei più giovani.

Quando il web è diventato uno strumento appannaggio della società di massa, sono sorti con esso anche numerosi pericoli. La libertà di navigazione comodamente da casa si è infatti scontrata con la prevaricazione di taluni che, sul web, hanno esercitato una qualsiasi forma di violenza, dal cyberbullismo alle frodi.

Con il trascorrere degli anni, si è giunti sempre più a una maggiore consapevolezza del mezzo. Questo elemento ha fatto sì che gli utenti che si approcciavano al mondo di internet fossero capaci, autonomamente, di eludere pericoli di ogni sorta.

Tuttavia, sono dovuti trascorrere almeno vent’anni perché si giungesse a una regolamentazione legale del mondo virtuale. Ci sono ancor oggi alcune lacune normative, tuttavia si sono fatti strada nell’immaginario collettivo anche gli strumenti per poter comprendere e analizzare determinati fenomeni sociali.

Un esempio è dato dalle piattaforme online che si occupano di distribuire contenuti pornografici. Tra i siti più noti vi è PornHub, il cui successo ha sotterrato per sempre l’industria del cinema erotico e pornografico. Una nuova linfa l’ha ottenuta durante la pandemia, regalando abbonamenti ai suoi utenti più fedeli.

PornHub è sotto sorveglianza

L’Unione europea ha deciso di recente di inserire PornHub tra i siti sotto sorveglianza per il 2024. Insieme a questo sito, anche Stripchat e Xvideos. La decisione è stata presa dall’alto e comunicata tramite il presidente della Commissione del Mercato interno, Thierry Breton.

Questi ha infatti palesato quanto segue: “Per queste piattaforme saranno in vigore obblighi più rigidi, al fine di creare un ambiente online più sicuro per i nostri figli. Questa è una priorità di applicazione del Dsa”. Uno dei principali obiettivi del Dsa sarà dunque monitorare la diffusione di contenuti illegali e disturbanti.

Thierry Breton (Fonte Web) – CronacaLive.it

Le piattaforme già inserite nella black list

La Commissione europea non è nuova a questo genere di provvedimenti. Infatti, per Bruxelles, le piattaforme da tenere sotto controllo sono in totale 22. Tra queste, figurano anche app di uso comune, come ad esempio Facebook, Amazon, X e TikTok.

L’obiettivo del Digital Service Act è dunque garantire maggiore sicurezza per le generazioni più giovani, concentrandosi su quei siti che hanno totalizzato 45 milioni di utenti attivi nell’Ue. Proprio PornHub ha manifestato il suo malcontento, sottolineando che in verità le sue cifre sono inferiori a 33 milioni di utenti mensili.