La Nasa è riuscita a trasmettere il primo streaming in HD dallo spazio profondo
La Nasa ha trasmesso un primo video in alta definizione dallo spazio profondo.
Il viaggio aerospaziale potrebbe diventare presto una realtà accessibile all’essere umano. Tutto questo sarebbe possibile grazie alle nuove tecnologie implementate dalla Nasa. Infatti, è proprio per questo che è stato messo in atto un primo esperimento in tal senso.
La Nasa ha perciò trasmesso un video in alta definizione dallo spazio profondo. La modalità di invio e la trasmissione stessa, la cui distanza era considerevole, hanno costituito la chiave di volta dell’intera progettazione del viaggio aerospaziale di grande portata.
A compiere il passo evolutivo del progresso tecnologico in questione è stata la sonda Psyche, attualmente disposta a ben 31 milioni di chilometri dal pianeta Terra. Proprio da lì è stato trasmesso il video che rappresenta la svolta della tecnologia. Il tutto è stato possibile grazie alla piattaforma laser chiamata Deep Space Optical Communications.
Il DSOC ha quindi trasmesso un video a una velocità impressionante, ossia 267 megabit al secondo (in gergo detti Mbps). Il video ha raggiunto la Terra in soli 101 secondi, tramite un segnale codificato al telescopio Hale presente all’interno dell’Osservatorio Palomar del Caltech a San Diego.
Il video della Nasa
Il video inviato da Deep Space Optical è stato poi trasmesso in tempo reale anche al Jpl, ossia il Jet Propulsion Laboratory. Non appena è arrivato, è stato subito possibile riprodurlo nella sua interezza, senza lag o interferenze. Le immagini del video sono attualmente disponibili sul profilo Youtube della Nasa.
Per un esperimento del genere, il team di sviluppo e ricerca ha utilizzato un soggetto interessante. Si chiama Taters ed è un gatto. I fotogrammi del video più importante nell’ambito dei progressi aerospaziali ritrae proprio lui, intento a inseguire un laser.
La portata rivoluzionaria del video
La tecnologia adottata per l’esperimento di Taters ha significato e significherà molto per le future generazioni che intraprenderanno il percorso aerospaziale. Infatti, il laser utilizzato è progettato per viaggiare a una frequenza considerevolmente maggiore rispetto a tutti i radar a frequenza attualmente esistenti.
A beneficiarne in prima istanza saranno i progressi scientifici e culturali. Infatti, così facendo, si potranno carpire informazioni aggiuntive nel mentre delle missioni su altri pianeti. La velocità a cui viaggeranno le scoperte da Marte o da qualsivoglia corpo celeste del sistema solare saranno più immediate.