Arrivano i nuovi occhiali smart per aiutare i non vedenti, saranno dotati di Intelligenza Artificiale
La rivoluzione tecnologica porterà benefici per le persone non vedenti.
Sempre più di frequente si stanno intavolando discorsi relativi all’accessibilità degli individui a servizi finora creati appositamente su misura dell’essere umano abile e neurotipico. Grazie all’avvento dei social e, in generale, a un risveglio delle coscienze delle nuove generazioni, l’attenzione a temi simili sta progressivamente diventando una priorità.
Nel campo tecnologico si stanno compiendo passi da gigante. Un esempio eclatante è il nuovo controller PS5, dotato di due dispositivi, uno per mano, affinché i gamer con invalidanti disabilità motorie possano accedere allo svago concesso da Sony.
Anche sul piano strettamente social, i passi compiuti sono innumerevoli. La sensibilità sul tema dell’accessibilità è ravvisabile anche dal semplice inserimento dei sottotitoli all’interno di video, reel e contenuti audiovisivi di vario genere. Per non parlare del lavoro di informazione svolto da numerosi influencer.
Tra le tante novità, ve n’è una in particolare che faciliterà la vita delle persone non vedenti. L’innovazione tecnologica è arrivata dall’Australia, nello specifico dagli esperti tecnici della University of Tecnhology di Sydney, la capitale. Si tratta degli occhiali smart.
Gli occhiali intelligenti
L’obiettivo dei ricercatori di Sydney è stato quello di creare qualcosa che potesse facilitare la vita degli individui non vedenti. Il progetto degli occhiali intelligenti, infatti, si propone di associare gli oggetti che entrano nel campo visivo di coloro che li indossano a specifici rumori o suoni.
In questo modo, per i non vedenti sarà possibile localizzare il mondo circostante in modo autonomo, riconquistando così un’indipendenza totalizzante e non a fatica, come spesso accade attualmente, a causa di una forte carenza di provvedimenti mirati.
Gli aspetti tecnici
Il nome ufficiale degli occhiali in questione è AT Smart Glasses. Gli ingegneri di Sydney hanno utilizzato specifiche meccaniche presenti all’interno delle strutture dei sistemi operativi delle intelligenze artificiali. Nello specifico, si sono serviti di visori di realtà aumentata per implementare il sistema di localizzazione e comparto sonoro.
Gli esperimenti che si sono svolti hanno hanno fornito subito risultati positivi, denotando, oltre alle capacità tecniche, anche una notevole creatività. Ad esempio, per la localizzazione di un libro all’interno del campo visivo, è stato associato il suono del fruscio delle pagine di un libro effettivo. Su un campione di 14 individui, metà era vedente, ma bendata; l’altra era totalmente cieca. Entrambi i gruppi hanno superato i test.