Milano, sgomberato ex cinema Splendor: era stato occupato dagli studenti contro il caro affitti
Dopo la protesta e l’occupazione dell’ex cinema Splendor, arriva lo sgombero.
A Milano è impossibile trovare una casa con un affitto a prezzi accessibili. Il caro prezzi è arrivato e ha colpito profondamente i giovani adulti che intendono portare avanti la propria carriera accademica.
Oltre all’inflazione, e connessa a essa, vi è dunque la drammaticità delle case “fuori sede”. A Milano, in particolar modo, gli annunci degli affitti disponibili generano un’amara risata, contaminata dalla tragicità della situazione: prezzi proibitivi che costringono gli studenti a un esodo di massa o, peggio, a indebitarsi.
Proprio traendo spunto da una di queste esperienze, nasce il movimento spontaneo denominato “Tende in piazza”, attraverso il quale, innumerevoli studenti hanno dato il via alle proteste contro il caro prezzi. Costoro hanno dunque occupato l’ex cinema Splendor, nella giornata di sabato 16 settembre.
L’occupazione aveva un piano ben delineato: prepararsi all’incontro del 22 settembre con il Comune per trattare la questione. “La situazione è peggiorata con l’ennesimo rincaro degli affitti qui a Milano che ha raggiunto una media di 626 euro al mese per una stanza che è insostenibile da tutti i punti di vista” spiega una voce del movimento.
Lo sgombero dello Splendor
Succede all’alba di martedì 19 settembre. L’ex cinema Splendor viene sgomberato non appena il sole accenna ad alzarsi ni cielo. Le proteste studentesche si sono svolte in maniera pacifica, tuttavia Giuseppe Petronzi, il questore di Milano, ha predisposto un intervento immediato.
La nota positiva è che, nell’atto dello sgombero, non si è verificato nessun episodio violento e nemmeno di tensione, stando a quanto riportato dai giovani. Quando la polizia entra nell’ex cinema, vi trova undici attivisti. Attorno a loro, cineforum e angoli studio per poter organizzare conferenze.
Perché proprio lo Splendor?
Quando interrogati alcuni di quelli che sembrano essere i leader del movimento spontaneo, rispondono come segue riguardo alle motivazioni alla base dell’occupazione dell’ex cinema: “Volevamo lanciare un messaggio. Questo cinema è rimasto chiuso dal 2007. Volevamo riappropriarci di qualcosa di rimasto inutilizzato e restituirlo alla città”.
Una studentessa di Filosofia alla Statale chiude l’intervento collettivo: “Rivendichiamo l’investimento in misure strutturali credibili e durature nella direzione di studentati pubblici e gratuiti che siano non di lusso e non solo qui, nella direzione di un diritto allo studio e all’abitare che sia effettivamente tale”.