Emergenza Migranti, Tajani da New York: “Situazione è già esplosa, rischiamo un esodo biblico”
Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani si pronuncia con preoccupazione sul tema dei migranti.
Con la morte di Silvio Berlusconi, il fondatore di Forza Italia, il partito in questione è passato nelle mani di Antonio Tajani, già Ministro degli Esteri nell’attuale consiglio del governo Meloni. Tale governo è apertamente di destra, difatti le proprie istanze sono ben incarnate nell’attuale premier, leader di Fratelli d’Italia.
Ciò che da un punto di vista dialettico maggiormente contraddistingue l’ideologia conservatrice è un preponderante amor di patria, che ha contribuito a plasmare, nel corso di tale congiuntura storica, il concetto stesso di sovranismo. Stando così le cose, appare chiaro uno dei cardini della fede di Centrodestra: la difesa dei confini.
Il punto di vista del governo attuale parte dunque da un assunto semplice, che nel 2018 l’ex Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, aveva ben riassunto nello slogan propagandistico “Prima gli italiani”. La bandiera tricolore meloniana aveva pertanto promesso una decisa frenata alle migrazioni nel Belpaese.
Tuttavia, i dati contraddicono le intenzioni del governo, dal momento che, sotto Meloni, il numero degli sbarchi registrato è notevole, raggiungendo un nuovo record nella storia politica italiana. Sei giorni fa, Ansa pubblica un report chiaro: a Lampedusa sono sbarcate 100 navi in 24 ore, con a bordo almeno 4000 migranti.
Gli argomenti di Tajani sui migranti
Antonio Tajani è stato chiaro nel rispondere al consolato di New York: “Bisogna portare la questione migranti all’Onu. La situazione non è esplosiva, è già esplosa“. Correda inoltre la dichiarazione con un’analogia decontestualizzante, ponendo sullo stesso piano le migrazioni dei barbari ai tempi dell’Impero romano e quelle attuali.
Il fulcro del suo discorso verte su un punto: “Bisogna trovare delle soluzioni. I muri non hanno mai fermato nessuno. Basta slogan elettorali“ afferma strizzando l’occhio alla politica delle ultime destre in perenne campagna elettorale. In definitiva, Tajani auspica una collaborazione volta a mettere sul tavolo una proposta diplomatica.
Aggiornamenti da Lampedusa
Tajani si lascia sfuggire un timido commento sugli sbarchi record registrati: “Senza diplomazia, ne sarebbero arrivati in 50.000. Quando arrivano da tutta l’Africa bisogna fermarli alla partenza”. La situazione politica è però molto più complessa e il pericolo di inasprire sentimenti xenofobi è dietro l’angolo.
“Serve a fermare i trafficanti oggi a Lampedusa, ma per risolvere il problema in modo strutturale serve una visione strategica. Rischiamo un esodo biblico”. Il 18 settembre 2023 è pertanto giunta in soccorso a Lampedusa Ursula von der Leyen, la quale ha manifestato il supporto dell’Ue all’Italia: “Contate sull’Europa”.