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Google ha deciso di censurarlo: inserita una novità nell’algoritmo | Decisione storica

Google censura contenuti: scopri di che si tratta | CronacaLive.it

Google decide di censurare dei contenuti sul web. Scopri che cosa sta succedendo e come fare per evitarlo.

La multinazionale di Google è in procinto di compiere un passo da giganti in fatto etico. Si parla di censura, ma questa parola può spesso fuorviare. Il motivo è presto detto: censurare ha assunto, nel corso del tempo, un’accezione prevalentemente negativa.

Se si parla di censura, allora si parla di qualcosa di brutto e osteggiante, ossia di limitante. Censurare qualcuno equivale a limitare la sua libertà di espressione, la sua libertà di parola e così via. La censura è uno strumento oppressivo, noto per essere il più amato dalle dittature totalitariste che si sono susseguite nella storia dell’umanità.

La compagna fedele della censura è sempre stata la manipolazione della realtà, altro mezzo imprescindibile per orientare i venti del consenso delle forme di governo autocratiche e oppressive. Tuttavia, “censurare” è ormai entrato nel linguaggio quotidiano in modo un po’ improprio. Si è finito per parlare di censura, infatti, in contesti in cui ciò che si stava facendo non era tanto censurare, quanto limitare le parole di odio e discriminazione di altri individui nei confronti di minoranze.

Adesso, a quanto pare, a censurare qualcosa è Google. Ma di quali contenuti si sta parlando? E soprattutto, la censura operata da questa multinazionale a quale categoria appartiene? Alla manipolazione dittatoriale oppure ad altro, come descritto su? Scopriamolo insieme.

La decisione di Google

Da qualche tempo Google ha messo in pratica la sua decisione: censurare alcuni contenuti sul web. Ma spieghiamoci meglio. Ciò che ha deciso di limitare sono le immagini di violenza esplicita e immagini sessuali esplicite. Tuttavia, non si tratta di una cancellazione dal web di tali contenuti, bensì di una semplice opacizzazione sull’immagine.

Si tratta a tutti gli effetti di una sorta di “trigger warning” che agevola la comunicazione e tiene in gran conto le diverse sensibilità degli utenti. In questo caso, dunque, non si parla di una repressione espressiva o perbenista, no. Si tratta di un provvedimento utile a navigare sul web senza timore di essere sottoposti a contenuti espliciti non richiesti, con la possibilità di accedervi con un semplice click in più.

SafeSearch di Google | CronacaLive.it

La nuova funzionalità Safe

Il provvedimento rientra in una serie di decisioni atte a garantire sicurezza e controllo dei contenuti sul web e dei propri dati.

La modalità SafeSearch è però reversibile. Infatti, se non gradita, può essere disattivata con semplicità dal proprio pannello di controllo, sia per mobile che per pc. E tu, che ne pensi di questo nuovo provvedimento messo in atto dalla società Google?