Reddito di cittadinanza: la novità è arrivata via SMS | Italiani in allarme
Arriva il secondo giro di vite sul Reddito di Cittadinanza: l’annuncio gela i beneficiari, ecco come correre ai ripari.
Dal 25 agosto 2023 circa 33mila beneficiari del Reddito di Cittadinanza hanno ricevuto una comunicazione analoga a quella inviata agli aventi diritto nelle scorse settimane, e che prevede la sospensione dell’erogazione del sussidio statale promosso dal Governo pentastellato nel 2019.
Gli ex percettori considerati occupabili, perciò, dovranno far fronte allo stop imposto dall’esecutivo Meloni, e hanno davanti a sé alcune possibilità per entrare a far parte del tessuto produttivo del Belpaese.
Dal 1 settembre, infatti, partirà la nuova misura Supporto formazione e lavoro, manovra che garantirà l’accredito di 350 euro mensili per un massimo di 12 mesi, al termine dei quali il sostegno non potrà essere rinnovato.
Oltretutto, i richiedenti dovranno tassativamente adempiere ad alcune condizioni, e non dovranno contare nel proprio nucleo familiare minori, disabili oppure over 60. Ecco tutti i dettagli.
Stop al Reddito di Cittadinanza: le possibilità per gli occupabili
I 33mila percettori recentemente congelati si aggiungono ai 159mila precedentemente sospesi durante la prima tranche della manovra, avvenuta nel luglio del 2023.
Il nuovo Supporto alla formazione e al lavoro sarà destinato alla forza lavoro occupabile dai 18 ai 59 anni, purché non appartenenti a nuclei familiari con minori, disabili e over 60; essi potranno ricevere i 350 euro mensili succitati, ma solo se adempieranno ad alcuni step obbligatori. Dovranno infatti sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato presso i Centri per l’impiego, e saranno quindi avviati al lavoro o a percorsi di formazione professionalizzanti a fronte del conferimento della cifra pattuita per un massimo di 12 mesi consecutivi. I richiedenti dovranno inoltre sottoscrivere il Patto di attivazione digitale e contattare almeno 3 Agenzie per il lavoro, e infine avviare un’iniziativa di attivazione al lavoro, come specificato nel Patto di Servizio. Nel caso in cui questi criteri non vengano rispettati, il sussidio decadrà automaticamente.
Il ruolo dell’Inps
Il portale dell’Inps ha caricato su tutti i propri canali un tutorial per accompagnare gli utenti nel processo di adesione al Supporto alla formazione e al lavoro, e dal 1 settembre abiliterà anche il Sistema informativo di inclusione sociale e lavorativa (SIISL). L’iniziativa ha lo scopo di intercettare domanda e offerta, incrociando i dati dei richiedenti con le aziende alla ricerca di personale, e favorendo così l’inserimento degli iscritti nel mondo del lavoro.
Anche il Ministero del Lavoro pubblicherà sul proprio sito le indicazioni utili ai potenziali richiedenti, gli aggiornamenti e l’elenco dettagliato delle procedure da eseguire per rendere la transizione fluida ed agevole.