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Usi e controindicazioni del dmso

Il dimetilsolfossido è un prodotto che vanta numerose proprietà farmacologiche: per esempio è in grado…

Il dimetilsolfossido è un prodotto che vanta numerose proprietà farmacologiche: per esempio è in grado di favorire il trasporto di farmaci (o di altre sostanze) attraverso i tessuti, ma ha anche doti batteriostatiche, analgesiche e antinfiammatorie. Si tratta di un sottoprodotto industriale sul quale i primi studi farmacologici sono stati effettuati già a partire dall’inizio degli anni ’70: nel 1978, per esempio, la Food and Drug Administration ha fornito la propria approvazione per l’uso del dimetilsolfossido per la cistite interstiziale. Tale sostanza è capace di favorire il differenziamento delle cellule tumorali e vanta proprietà antiossidanti per diverse patologie di tipo infiammatorio, come per esempio le artriti reumatoidi, le osteoartriti e lo scleroderma. Vi si può ricorrere, inoltre, per il trattamento delle prostatiti croniche, delle malattie dermatologiche, degli edemi cerebrali e della schizofrenia.

Come acquistare il dimetilsolfossido

Il dmso può essere acquistato in farmacia essendo un farmaco da banco, ma anche su Internet o nelle erboristerie: per comprarlo, quindi, non c’è bisogno di una prescrizione medica. Il trattamento di diverse patologie infiammatorie è possibile grazie all’applicazione topica del prodotto, che è in grado di assicurare un sollievo piuttosto rapido, anche se solo temporaneo, rispetto a eventuali dolori. Ciò è vero, in modo particolare, per i soggetti che soffrono di lesioni del tessuto connettivo o di artrite.

Le controindicazioni per l’uso del dimetilsolfossido

Il dmso è un composto che ha un effetto irritante, non solo nel caso in cui venga ingerito ma anche se entra a contatto con il tratto respiratorio, con la pelle o con gli occhi. Ecco perché le modalità di utilizzo prevedono solo l’applicazione del prodotto sulla pelle. Vale la pena sapere, in ogni caso, che una prolungata esposizione rischia di provocare dermatite, ma anche probabili danni ai reni o al fegato. Dal punto di vista tossicologico, la preoccupazione più concreta consiste nella capacità del dmso di far entrare nei tessuti altre sostanze per contatto con la pelle.

Chi non può usare il dmso

Allo stato attuale, non sono note condizioni tali da rendere sconsigliabile l’utilizzo del dmso. Occorre sapere, tuttavia, che il trattamento cronico con questa sostanza pare in grado di favorire la comparsa di alcuni effetti tossici, emersi non solo durante la sperimentazione su cavie animali, ma anche tra alcuni pazienti umani soggetti ad usi eccessivi. Nel mirino c’è la sua notevole capacità veicolante, che rende il dimetilsolfossido potenzialmente pericoloso nel momento in cui viene utilizzato come topico: esso, infatti, potrebbe agevolare l’assorbimento da parte della pelle di veleni o altre sostanze molto pericolose per il corpo umano, come agenti cancerogeni o tossine. Inoltre, il dimetilsolfossido ha la proprietà di favorire il differenziamento cellulare, e questo vuol dire che è in grado di condizionare la regolazione genica.

Gli effetti collaterali del dmso

Una ricerca effettuata su alcuni ceppi di salmonella ed escherichia coli ha permesso di verificare la genotossicità del dimetilsolfossido. Per quel che riguarda la pratica clinica, invece, i più diffusi effetti collaterali sul piano sistemico vanno individuati nell’emolisi e nella diarrea, ma anche nella nausea, nel vomito, in danni renali e in reazioni anafilattiche. Allo stato attuale possono essere ritenute ampiamente indagate quasi tutte le attività biologiche svolte dal dimetilsolfossido; tuttavia restano ancora pochi i dati presenti nella letteratura scientifica che riguardano la nocicezione e l’infiammazione, e per di più si tratta di informazioni contrastanti.

La via di somministrazione

Gli effetti sull’infiammazione e sulla nocicezione del dmso sono opposti in base alla modalità di somministrazione per cui si decide di optare. La sostanza potrebbe veicolare il farmaco nel momento in cui essa viene somministrata nel medesimo sito di iniezione, così che i suoi effetti possano essere potenziati e la diffusione nei tessuti circostanti possa essere agevolata. D’altro canto, qualora venga somministrato in siti differenti, il dimetilsolfossido garantisce i suoi effetti antinfiammatori e antinocicettivi tipici.

Gli effetti farmacologici

Sono diversi gli effetti farmacologici che possono derivare dal dimetilsolfossido. Tale sostanza trattiene l’idrossido di radicale libero e il solfuro dimetile, il suo metabolita: è grazie a tale azione che si esercita l’effetto di criopreservazione e antinfiammatorio. Il dmso è in grado di penetrare nella pelle con facilità e favorire l’assorbimento di altri composti attraverso la pelle: non solo medicinali, ma anche – come si è detto – tossine, che in condizioni normali non sarebbero in grado di penetrare. È possibile miscelare il fenilbutazone, l’eparina, l’insulina e altri farmaci come i sulfonamidi con il dimetilsolfossido in modo che, una volta applicati sulla pelle, possano essere assorbiti.

Le proprietà antinfiammatorie

Sia le proprietà analgesiche che quelle antinfiammatorie del dimetilsolfossido sono state oggetto di studi accurati, mentre non è stato ancora identificato il meccanismo alla base dei suoi effetti antimicrobici. L’attività antibatterica di tale sostanza è debole nel caso in cui essa venga utilizzata clinicamente, mentre è possibile una certa efficacia clinica qualora il dmso venga utilizzato in qualità di antifungino. L’effetto antinfiammatorio è migliore nelle infiammazioni acute rispetto alle infiammazioni croniche.