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Premier League 2018/2019: quello che non sappiamo sulle squadre inglesi

La Premier League è sicuramente uno dei campionati più entusiasmanti e seguiti dai tifosi di…

La Premier League è sicuramente uno dei campionati più entusiasmanti e seguiti dai tifosi di tutto il mondo. Tantissimi sono i campioni che giocano nelle formazioni inglesi: ecco perciò qualche curiosità ed aneddoti particolari in merito alle varie squadre (ancora di più su LiveScore).

I soprannomi delle squadre della Premier League

Spesso capita di sentire nominare le squadre della massima serie britannica con alcuni simpatici soprannomi. Questo è il caso del Manchester United, ad esempio: i Red Devils, ovvero diavoli rossi il cui soprannome è legato ad una squadra di rugby che veniva così chiamata e indossava la maglia rossa.
I Citizens invece sono quelli del Manchester City così chiamati in quanto la squadra è quella della zona centrale della città.
Il simbolo dell’Arsenal è un cannone, motivo per cui i tifosi e calciatori della formazione londinese vengono spesso chiamati Gunners, cioè cannonieri. Questo perché il club fu fondato da operai della Royal Arsenal, una fabbrica che produceva il maggior numero di armi a disposizione dell’esercito inglese.

Alcune curiosità sulla Premier League

Che la Premier League sia diventata una delle competizioni più complesse ed appassionanti del mondo non è certo una novità. Notevole è stato il suo incremento da un punto di vista prettamente economico. Infatti sono aumentati tanto gli investimenti delle varie squadre: secondo delle recenti analisi, negli ultimi 10 anni sono stati spesi oltre 4,5 miliardi di sterline.

I club che hanno speso maggiormente sono Chelsea, Manchester United e Manchester City. D’altronde sono proprio quelli che negli anni si sono resi protagonisti di colpi da novanta che hanno fatto la storia di questo campionato. Senza dimenticare il Liverpool e l’Arsenal che comunque hanno investito non pochi milioni di euro in grandi calciatori e tecnici di primo livello.

Per quel che riguarda il record della migliore vittoria sia in casa che fuori casa è ancora detenuto dal Manchester United: nel 1995 la formazione rossa vinse 9-0 contro l’Ipswich Town in casa, mentre nel 1999 si impose per ben 8-1 in casa del Nottingham Forrest.

I migliori marcatori nella storia della Premier

Bisogna sottolineare che nel corso degli anni la Premier League inglese ha potuto contare su una serie di campioni di assoluto livello. Colpisce il fatto che il miglior marcatore stagionale in una Premier League sia stato Mohamed Salah nella scorsa stagione. L’esterno del Liverpool è arrivato a 32 reti, bottino da centravanti consumato, al termine di un campionato da assoluto protagonista e che lo ha reso un vero e proprio fenomeno di livello internazionale. Il miglior bomber della storia resta Alan Shearer, una leggenda, con i suoi 260 gol. Un attaccante capace di scrivere pagine memorabili per i tifosi del Newcastle. Subito dietro c’è Wayne Rooney che proprio nel corso dell’ultima estate ha salutato il massimo campionato calcistico britannico. Infatti si è trasferito in USA ed è a quota 208 gol in totale. Più distaccato con 188 reti Andy Cole, ottimo attaccante del Manchester United anni ’90. Mentre alle sue spalle con 176 gol segnati in campionato c’è la stella francese ex Arsenal, Thierry Henry, una vera e propria leggenda.

Le spese di un mercato estivo “soft”

Ciò che colpisce di un campionato dove le spese sono state sempre elevate, sono i costi ridotti della campagna acquisti estiva 2018. Molte squadre hanno puntato su talenti di casa o comunque su calciatori anche non di primissima fascia. Ecco perché il Manchester City, regina delle spese estive, ha investito all’incirca 70 milioni con il colpo Mahrez dal Leicester. Chi ha fatto meglio di tutti è addirittura il Tottenham di Pochettino: zero spese in entrata ed in uscita con tanti campioni trattenuti. Mentre il Liverpool è arrivato a 182 milioni di euro spesi tra i cartellini di Alisson, Keita, Shaqiri, tutti acquisti che hanno alzato nettamente il livello della rosa. Arrivando poi al Chelsea di Sarri che è arrivato a 137 milioni di euro per via dei colpi Kepa, Jorginho e Kovacic, comunque alleggeriti dalla cessione di Courtois al Real Madrid.

Quale sarà l’andamento della Premier League 2018/2019?

Indubbiamente la corsa per i primi posti vede avanti a tutte il Manchester City e il Liverpool. Entrambe, oltre ad avere delle rose fortissime, possono contare sulle qualità tecniche e carismatiche di due grandissimi allenatori come Guardiola e Klopp.

Per quel che riguarda il Chelsea ci sono tante incognite: in primis capire se Sarri riuscirà ad avere continuità. Il suo gioco potrebbe rivelarsi l’arma vincente, ancor di più perché ha con sé il suo pupillo, ovvero Jorginho.
Più dietro invece Arsenal e Manchester United che da anni spendono e spandono ma faticano molto a tornare a livelli importanti in termini di vittorie. Due formazioni che hanno faticato per raggiungere l’Europa nelle ultime stagioni e che sembrano lontane dai vertici. Possibili outsider potrebbero essere Everton, Watford e anche il West Ham se si rialzerà dopo il pessimo inizio di stagione.
Per la salvezza ci sono varie squadre, a partire dalle neo-promosse Cardiff e Fulham fino ad arrivare al Brighton e al Newcastle di un grande veterano come Rafa Benitez. Resta da seguire la classifica della Premier League per capire chi dominerà su tutti.