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La Grecia annuncia un cambiamento epocale: sarà vietata la pesca a strascico

pesca a strascico
La Grecia fa un grosso passo avanti con la normativa sulla pesca a strascico.
(Fonte: depositphotos.com) – Cronacalive.it

La nazione europea fa un annuncio senza precedenti in merito alla pesca a strascico

La Grecia, per conformazione e tradizione un paese un mare, ha sempre basato gran parte dei suoi introiti sulle attività derivanti dalla pesca. Di recente però si comincia a sentire il bisogno di moderare e settare meglio queste attività, poiché una pesca senza particolari controlli non fa che danneggiare il fondale marino.

Pertanto la nazione ha annunciato una storica decisione, proponendo di vietare per sempre la pesca a strascico in tutti i suoi parchi e riserve marini protetti, con l’obiettivo di preservare l’ecosistema marino. Questo impegno senza precedenti è stato reso noto dal premier Kyriakos Mitsotakis durante il meeting Our Ocean Conference, tenutosi ad Atene.

Durante la conferenza, sono state affrontate diverse tematiche cruciali per la salvaguardia dei mari e degli oceani, inclusa la riduzione dell’inquinamento da plastica, il turismo sostenibile lungo le coste, la transizione verde nel Mediterraneo e i trasporti marittimi.

Cosa propone il premier per la Grecia

Il premier Mitsotakis ha dichiarato che entro il 2026 la pesca a strascico sarà vietata nei parchi marini nazionali della Grecia, estendendo il divieto a tutte le aree marine protette entro il 2030. Ha inoltre presentato piani per sorvegliare queste zone tramite sistemi avanzati fino all’entrata in vigore del divieto.

L’annuncio ha visto anche l’istituzione di due nuovi parchi marini, uno nel Mar Ionio e uno nel Mar Egeo, ampliando così le aree marine protette della Grecia dell’80% e coprendo un terzo delle sue acque territoriali.

La Grecia intende fungere da esempio per altri stati, considerando la pesca a strascico una delle principali minacce per la biodiversità marina e per il pianeta nel suo complesso. Questa pratica è stata paragonata dagli scienziati alla deforestazione marina, poiché provoca danni significativi ai fondali marini e contribuisce alle emissioni di carbonio.

La pesca a strascico non solo mette a rischio la sopravvivenza delle specie ittiche, ma causa anche danni alle tartarughe marine, ai delfini e ad altre creature del mare, che spesso finiscono nelle reti come catture accidentali.

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Il divieto di pesca a strascico è un grande risultato a tutela dell’ambiente.
(Fonte: depositphotos.com) – Cronacalive.it

Qual è la situazione in Italia

Il divieto della pesca a strascico nelle aree marine protette è un obiettivo fondamentale dell’agenda dell’Unione Europea. Attualmente, in Italia, la pesca a strascico è consentita solo nell’area protetta delle Egadi, tuttavia sono state riscontrate numerose infrazioni e attività illegali in questo contesto.