Home » Vannacci sotto inchiesta: “Il suo libro fomenta l’odio” ma è ancora disponibile all’acquisto

Vannacci sotto inchiesta: “Il suo libro fomenta l’odio” ma è ancora disponibile all’acquisto

Vannacci (Fonte Ansa) – CronacaLive.it

Il libro di Vannacci è stato considerato una pietra miliare dell’odio, ma è ancora disponibile sul mercato.

Il generale Roberto Vannacci è attualmente sotto inchiesta a causa delle sue dichiarazioni, nonché a causa del contenuto del suo libro dal titolo accattivante: “Il mondo al contrario”. Questo testo è una sorta di testamento spirituale di tutte le istanza dell’estrema destra, perciò corredate da idee ritenute razziste e discriminatorie.

Difatti, uno dei passi del libro cita Paola Enogu, atleta e sportiva, nonché campionessa italiana della pallavolo: “Enogu non rappresenta i tratti tipici dell’italianità”. Il riferimento di Vannacci acquisisce la sua gravità nel momento in cui si ricorda che Enogu è di pelle nera. Stando così le cose, è chiara la problematicità della sua affermazione.

Il libro violerebbe anche le norme etiche di alcune piattaforme di distribuzione, ma il generale è stato piuttosto astuto: il libro più venduto di tutta Italia è il suo ed è disponibile su Amazon poiché è autopubblicato. Nessuna casa editrice lo ha accettato, dunque ha deciso di agire come autodidatta.

Questo comporta dunque diverse implicazioni: innanzitutto, quanti vorrebbero boicottare Vannacci tra gli attivisti di sinistra si trovano in difficoltà, poiché Vannacci ha acquisito un certo potere, dal momento che l’autopubblicazione implica un totale guadagno. In secondo luogo, si vocifera di una candidatura del generale nelle liste della Lega.

L’inchiesta

Sono dunque nate diverse inchieste su Vannacci e su quanto affermato nel suo libro, il più venduto in Italia. È plausibile che il generale possa subire una sospensione dal suo incarico, ma non ci sono ancora notizie certe al riguardo. Ciò che però è parso chiaro a tutti è il sostegno deliberato di Lega e Matteo Salvini in suo favore. Difatti, costui ha commentato con parole decise e forti.

“Viva la libertà di pensiero e di parola, viva le Forze Armate e le Forze dell’Ordine, viva uomini e donne che ogni giorno difendono l’onore, la libertà e la sicurezza degli Italiani. Siamo a un’inchiesta al giorno. Mi sembra ridicolo” sono state le parole postate pubblicamente su Twitter, attualmente definito X. Ma cos’è la libertà d’espressione se le parole discriminano?