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Scherzo finito male a Treviso, giovane muore dopo 9 giorni di agonia

Carabinieri a Treviso (Fonte Ansa) – CronacaLive.it

Il giovane ha voluto “surfare” sul cofano di un’auto e ha fatto un incidente. Dopo 9 giorni, si è spento in ospedale.

La vittima si chiamava Lorenzo Pjetrushi. Aveva appena 18 anni, abitava a Treviso e proveniva da una famiglia accogliente. Il tragico incidente che lo ha visto coinvolto è capitato per le strade del capoluogo: con l’intento di registrare un tiktok, Lorenzo avrebbe deciso di surfare sul cofano di un’auto, facendo però un incidente.

L’auto in questione era guidata dal cugino di Pjetrushi, anche lui coinvolto nella ripresa del video per il tiktok. Nello specifico, il fatto è avvenuto nel piazzale Cimadolmo il 20 gennaio 2024. Uno dei due avrebbe perso il controllo, finendo per far verificarsi l’incidente, che ha condotto Lorenzo in ospedale per 9 giorni.

Pjetrushi è stato ricoverato in terapia intensiva fino al 29 gennaio 2024, quando si è spento all’età di 18 anni. Il tutto era partito come un gioco: il 18enne avrebbe voluto festeggiare la maggiore età danzando sul cofano di un’auto, vettura che avrebbe potuto guidare anche lui di lì a poco.

Secondo quanto è stato ricostruito, tuttavia, il cugino alla guida dell’auto, avrebbe intrapreso una strada difficile, operando una manovra rischiosa che ha fatto capitombolare Pjetrushi a terra. Stando così le cose, la Procura di Treviso potrebbe aprire un’inchiesta per valutare le implicazioni penali del gesto del cugino di Pjetrushi.

Bisogna tutelare i giovani

“Tutto questo è accaduto in occasione di un momento di festa. Siamo vicini ai genitori e ai parenti di questo ragazzo deceduto in circostanze tragiche. C’è grande tristezza nella comunità per questo episodio così doloroso” è quanto ha comunicato il sindaco di Ormelle, provincia di Treviso, Andrea Manente. Quello di Lorenzo Pjetrushi è stato un incidente, tuttavia in molti hanno addotto a questo accadimento la problematica dei social.

Secondo molti, infatti, il tutto non sarebbe successo se non ci fosse stato il peso della fama e della popolarità, ascritte alla dipendenza dai social network della società attuale. Questo elemento ha spinto alcune personalità note del web a fare un minuto di silenzio per questo genere di morti. Si è infatti ritornato a parlare dell’importanza della salute mentale.