Gli scienziati hanno paura che il suolo lunare venga danneggiato dall’estrazione di minerali
La luna è a rischio in seguito alla decisione di ricercare risorse proprio sul satellite.
Il progresso scientifico è stato capace di produrre incredibili innovazioni in più settori. Quando l’essere umano è riuscito a setacciare completamente terra e mare, ha deciso di rivolgere la propria attenzione al cielo. Da lì in poi, a partire dalle creazioni rudimentali ma geniali di Leonardo Da Vinci, l’umanità ha lavorato per arrivare nello spazio.
L’inventiva ha traghettato l’umanità su sponde inesplorate: dapprima ha solcato i cieli; successivamente ha esplorato l’universo. Tuttavia, l’atteggiamento umano, pregno di curiositas, si è poi intrecciato alla tendenza alla capitalizzazione del profitto.
Ecco perché a partire dagli anni ’60, il raggiungimento di mete inesplorate si è sporcato di una competitività spesso declinata in forma negativa. A beneficiare di tutto è stata certamente la conoscenza, di giorno in giorno arricchita grazie alle imprese di astronauti e ingegneri.
Tuttavia, anche il mondo dell’intrattenimento ne ha potuto beneficiare: film a tema scifi divenuti grandi cult, serie tv, libri e molto altro. Spesso, questi prodotti hanno addirittura anticipato le innovazioni tecnologiche. Un esempio, in questo caso, è il videogioco Mass Effect, in cui l’esplorazione galattica necessita di continue estrazioni minerarie presso i pianeti vicini.
Le risorse sulla luna
Negli ultimi anni, l’interesse della comunità scientifica è stato catturato dalla luna. Questi interessi hanno poi abbracciato velleità di natura commerciale, per cui, di recente, si parla di corsa ai minerali. Queste risorse sono presenti in larga parte sul satellite terrestre.
I minerali potrebbero arricchire da un lato la conoscenza umana delle condizioni climatiche e atmosferiche del satellite; dall’altra le tasche degli imprenditori, i quali scorgono nella luna un’opportunità di guadagno senza precedenti. La comunità scientifica, tuttavia, ha paventato questa eventualità, richiedendo un immediato intervento politico.
Lo sfruttamento lunare: quali sono i provvedimenti?
Nello specifico, la comunità scientifica si è detta preoccupata per alcuni siti specifici. Il timore è che, nell’atto di estrarre minerali utili dal suolo lunare, si possano danneggiare scavi e crateri inestimabili da un punto di vista storico e strutturale.
Gli astronomi non si sono dimostrati, tuttavia, sordi alle richieste del progresso tecnologico, infatti hanno confermato che alcune missioni estrattive, come quella di Artemis della Nato, possano portare nuova acqua sulla Terra e altri benefici. Pertanto, questi hanno chiesto una più specifica regolamentazione delle attività estrattive sulla luna, rispetto agli accordi più generici firmati da 31 paesi nel 2015.