Cronaca

Condannato per stupro evade dai domiciliari, le vittime: “Abbiamo paura possa rintracciarci”

Condannato per violenze è evaso dai domiciliari (Fonte Depositphotos) – CronacaLive.it

Un uomo condannato per violenza sessuale è scappato dai domiciliari. Ora le vittime che lo hanno denunciato temono per la loro vita.

A Pesaro, due donne vittime di violenza sessuale per mano dello stesso uomo, temono per la loro vita dopo la notizia della fuga dai domiciliari.

Il protagonista della vicenda è l’ex ristoratore Federico Marcelli, condannato per due stupri e che, da febbraio dello scorso anno, stava scontando la pena ai domiciliari.

Nonostante il braccialetto elettronico, il 49enne di Pesaro è riuscito a fuggire: ora la polizia lo cerca su tutto il territorio delle Marche.

La storia di Federico Marcelli

Federico Marcelli è un ex ristoratore di Pesaro che ha ricevuto due condanne confermate in appello, una di sei anni e l’altra di quattro anni e quattro mesi, per violenze sessuali tra il 2020 e il 2021 ai danni di due sue ex compagne, di cui una la madre di suo figlio. Una delle due vittime gestisce un ristorante, mentre la madre di suo figlio è in una casa protetta che avrebbe dovuto lasciare se Marcelli non fosse fuggito dai domiciliari.

Le vittime avevano raccontato il loro calvario parlando di botte e insulti, minacce e violenze sessuali ogni volta che le due si rifiutavano di avere rapporti con lui. Marcelli, inoltre, ha più volte chiesto di vedere il figlio e, ora che è evaso, la madre teme possa rapirlo. Le vittime che lo hanno denunciato vivono dal 15 novembre, giorno della sua fuga dai domiciliari, nel terrore. Marcelli, infatti, le aveva minacciate più volte in passato. “Se parli ti uccido”, “Ti sotterro e non faccio ritrovare il cadavere. Ti seppellisco viva”, “Ho fatto il volontario in Somalia, ho ucciso dei bambini e posso uccidere anche te”, avrebbe detto lui alle sue ex compagne.

Vittime terrorizzate da Federico Marcelli (fonte Depositphotos) – CronacaLive.it

La fuga per vendetta

Gli inquirenti che stanno setacciando tutto il territorio delle Marche per ritrovare Federico Marcelli, sono certi che la sua fuga non sia dovuta alla volontà di suicidarsi, bensì ad una vendetta. Si indaga, quindi, anche sui contatti collegati a lui per capire se possa essere stato aiutato da qualcuno nella fuga.

L’obiettivo è quello di risalire in breve alla sua posizione, anche in vista del primo dicembre, giorno in cui la settima sezione della Corte di Cassazione si pronuncerà sul ricorso presentato per una delle due condanne, quella di 4 anni e 4 mesi. Nel caso in cui la condanna venisse confermata, per Marcelli si aprirebbero le porte del carcere.