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In Messico sono state scoperte delle impronte umane che risalgono a 20mila anni fa

Impronte nel Parco Nazionale di White Sands (Fonte Web) – CronacaLive.it

Una nuova scoperta nel mondo dell’archeologia può riscrivere la storia umana: sono state trovate impronte antiche.

È nel New Mexico che sono state ritrovate impronte antichissime, risalenti a circa 22.000 anni fa. Nello specifico, un team di archeologi ha rinvenuto queste tracce nel sito archeologico del Parco Nazionale di White Sands. Questa scoperta è di tale portata che potrebbe influenzare la ricostruzione storica delle popolazioni americane.

Infatti, le tracce evidenziate hanno confermato la presenza di esseri umani in Nord America, collocata cronologicamente in un tempo in cui non ci si sarebbe aspettato alcun segno di vita, lì. Nello specifico, fino ad ora, si era sempre creduto che i primi insediamenti umani in Nord America fossero risalenti a 13.000 anni fa, tramite la popolazione Clovis.

Con le nuove scoperte, la datazione è andata necessariamente spostandosi più indietro, a 25-30.000 anni fa. A quel tempo, la Terra stava vivendo un’era glaciale. Questi studi hanno dunque spalancato le porte per nuove ricerche in più direzioni: il terreno dell’epoca preistorica è ancora inesplorato.

I rilevamenti a White Sands sono stati collocati nel tempo seguendo la datazione al radiocarbonio sul terreno del posto. Tuttavia, ciò ha sollevato parecchie critiche che hanno condotto gli esperti a ripetere i test, utilizzando metodi alternativi: si sono serviti del polline terrestre raccolto dai semi della Ruppia Cirrhosa rinvenuta nei campioni fossilizzati delle impronte.

La controversia sulla datazione

Come accennato su, la comunità scientifica ha ritenuto inesatte le prime datazioni. Per cui, si sono susseguiti numerosi test sfruttando metodologie diverse. Jeff Pigati, geologo USGS, ha dichiarato quanto segue:

La reazione immediata in alcuni circoli della comunità archeologica è stata che la precisione delle nostre datazioni non fosse sufficiente per sostenere la straordinaria affermazione che gli esseri umani erano presenti in America del Nord durante l’Ultimo Massimo Glaciale. 

Così, nello studio operato successivamente, gli esperti si sono dedicati al polline di conifere, più affidabile rispetto alla pianta di Ruppia. Il risultato è stato sorprendente e ha confermato le prime ipotesi: gli umani erano presenti in Nord America durante l’era di Massima Glaciazione.