Reddito di cittadinanza | Dal 1° agosto nuove regole: ecco cosa cambia
Arriva la stangata per i percettori del Reddito di Cittadinanza: dal 1 agosto si cambia registro, ecco quali sono le opzioni.
Dal 1 agosto 2023 scatta la temuta sospensione del Reddito di Cittadinanza, e migliaia di percettori devono ora fronteggiare una riorganizzazione dei propri piani per il futuro.
Escludendo le proteste di piazza e i messaggi allarmistici, i cittadini fino ad ora aventi diritto possono optare per diverse soluzioni.
Sul sito dell’Inps sono ora disponibili le FAQ che gestiranno la fase transitoria del sussidio, nonché le informazioni circa l’assegno di inclusione ed il Servizio di Formazione Lavoro, cui avranno diritto gli occupabili.
Nel caso in cui i Servizi Sociali prendano in carico gli utenti, essi potranno usufruire del Reddito di Cittadinanza fino al 31 dicembre 2023, ad eccezione dei nuclei familiari i cui membri siano iscritti ai Centri per l’impiego. La Formazione Lavoro, invece, garantirà un supporto economico di 350 euro per un massimo di 12 mensilità: ecco tutti i dettagli per i mesi a venire.
Stop al Reddito di Cittadinanza
160.000 famiglie italiane hanno ricevuto l’ultima rata – datata 27 agosto – del Reddito di Cittadinanza, ma solo 88.000 di esse saranno potenzialmente prese in carico dai Servizi Sociali dei comuni. L’associazione dei comuni, però, ha segnalato la presenza di problemi tecnici, che riguardano soprattutto gli elenchi dei nuclei familiari particolarmente problematici e fragili. Potrebbero altresì essere presi in carico soggetti con dipendenze, donne vittime di violenza e persone a carico dei Servizi Psichiatrici nazionali.
Per quanto riguarda gli occupabili, essi potranno sostituire il Reddito di Cittadinanza con l’assegno per il sostegno alla Formazione Lavoro, che assicurerà loro 350 euro mensili fino ad un massimo di un anno, e potrà essere assegnato anche a più di un familiare per nucleo di riferimento. La domanda, attivabile da 1 settembre, sarà erogabile a quanti risultino già impegnati in percorsi di formazione o di utilità collettiva, nonché ai partecipanti ai programmi nazionali per la Garanzia Occupabilità Lavoratori.
Assegno di inclusione: come effettuare domanda
È possibile compiere richiesta all’Inps mediante i patronati o Caf di riferimento, e la domanda dovrà pervenire esclusivamente in via telematica.
Tra i requisiti, spicca anche un valore Imu ai fini immobiliari inferiore a 30.000 euro, che potrà però lievitare di 2.000 per ogni componente del nucleo, e di altri 1.000 per ogni minorenne. L’assegno di inclusione potrà essere percepito in contemporanea con l’assegno unico per i figli, ma l’attribuzione avverrà solamente tramite richiesta espressa.