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Prima casa pignorata: il pericolo è reale | Ecco quando può succedere

Pignoramento prima casa
Pignoramento prima casa_cronacalive

Tutto quello che c’è da sapere sul possibile pignoramento della prima casa: cosa può realmente succedere.

Molti credono che la prima casa non possa essere pignorata, ma è un errore in cui molti cadono.

L’impignorabilità di un immobile, infatti, segue una serie di regole e norme molto restrittive.

Proviamo a vedere nel dettaglio quali sono le caratteristiche che rendono un immobile di proprietà pignorabile o meno.

Cosa significa pignorare una casa

Con il termine pignoramento si intente una tipologia di espropriazione forzata con cui il creditore ottiene lo spossessamento di un bene del debitore che si è rivelato inadempiente. Ad esempio, il pignoramento della casa avviene quando un debitore non riesce più a onorare gli impegni finanziari presi e il creditore avvia le procedure esecutive. In questo caso, solitamente, la casa pignorata viene venduta all’asta e il creditore ottiene il denaro utile per rientrare in tutto o in parte delle sue spettanze.

Molti, tuttavia, credono che la prima casa non possa essere pignorata, ma è un errore in cui molti cadono. La prima casa è pignorabile tutte le volte in cui il debito è di natura privata, cioè è stato contratto con un istituto bancario o una finanziaria che ha erogato un prestito. In questo caso, la legge non prevede limiti e per il debitore non sussiste nessuna forma di tutela. Non è, inoltre, previsto un limite minimo di debito a partire dal quale si può avviare il pignoramento della casa, così come la procedura può essere avviata anche nel caso in cui all’interno dell’abitazione risiede un bambino.

Prima casa, quando può essere pignorata
Prima casa, quando può essere pignorata_cronacalive

Quando la prima casa non si può pignorare

L’impignorabilità della prima casa può verificarsi solo in condizioni specifiche. Se il debitore ha contratto un debito con l’Agenzia delle Entrate e la casa da pignorare è: l’unico immobile in possesso del debitore; è adibito ad uso abitativo; il debitore vi ha eletto la residenza anagrafica e la casa in questione non fa parte delle categoria catastale A/8 e A/9 che si riferiscono agli “immobili di lusso”.

Solo se si presentano queste condizioni, la prima casa non può essere soggetto a pignoramento “se l’importo complessivo del credito per cui si procede supera centoventimila euro”. Il modo più semplice per evitare il pignoramento da parte del Fisco, dunque, è tenere il debito al di sotto della soglia, ad esempio liquidando la parte eccedente i 120.000 euro.