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Caso Patrick Zaki: un altro rinvio | Ecco la nuova data

Patrick Zaki – cronacalive.it (fonte web)

Ennesima svolta sul caso Patrick Zaki: da Mansura arriva la notizia del rinvio dell’udienza per il giovane attivista egiziano.

La controversa vicenda Patrick Zaki continua a infiammare l’opinione pubblica egiziana e del Belpaese. In data 7 febbraio 2020 il giovane attivista politico aveva interrotto la sua permanenza a Bologna, dove frequentava l’Università, per recarsi in visita ad alcuni parenti a Mansura, Egitto.

Atterrato all’aeroporto di El Cairo, Patrick Zaki è stato prelevato dai servizi segreti egiziani e per le successive 24 ore è scomparso dai radar di amici e familiari. Le imputazioni formulate nel mandato di arresto gli addebitavano accuse di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento alle proteste illegali e sovversive, diffusione di false notizie e propaganda per il terrorismo.

Secondo l’avvocato di Patrick Zaki, il giovane sarebbe stato sottoposto ad un brutale pestaggio di ben 17 ore consecutive in cui, bendato e inerme, avrebbe ricevuto sul corpo scariche elettriche, colpi allo stomaco, schiena e natiche. I militari lo avrebbero inoltre tenuto sotto scacco grazie a ripetute minacce di stupro.

Dopo la prima udienza a Mansura nel settembre del 2021, l’attivista è stato rilasciato, a patto di restare a disposizione delle Autorità per l’intera durata del processo a suo carico. In data odierna avrebbe dovuto aver luogo la decima udienza in Tribunale, ma il giudice non si è presentato all’incontro fissato, rimandandolo con un lapidario comunicato al 18 luglio venturo.

Amnesty Italia al fianco di Patrick Zaki

Il portavoce di “Amnesty Italia” Riccardo Noury ha espresso una ferma condanna all’ulteriore rinvio dell’udienza a Patrick Zaki, scagliando accuse assai esplicite alle Autorità di Mansura.

Il fatto che il giudice non si sia neanche presentato per la decima udienza del processo a Patrick ci dice quanto sia gradasso il disprezzo per i diritti umani da parte della Magistratura egiziana. Qui siamo di fronte ad un rinvio abnorme, di oltre 2 mesi. Patrick trascorrerà il suo 32esimo compleanno ancora privo della completa libertà. La sua speranza di poter andare a Bologna per potersi finalmente laureare a luglio, svanisce. È un accanimento assurdo, del quale bisogna però che le Istituzioni italiane chiedano conto al Governo del Cairo: di quello che sta accadendo.“. In effetti, dopo quasi 3 anni e cumuli di deposizioni e documenti processuali, l’ennesimo rinvio da parte del giudice assume sempre più i contorni di una presa di posizione politica e ideologica nei confronti dell’imputato.

Amnesty Italia per Patrick Zaki – cronacalive.it (fonte web)

“Una persecuzione crudele”: Patrick Zaki, la strada verso l’assoluzione è ancora lunga

Riccardo Noury ha poi aggiunto: “È una persecuzione crudele, ingiustificata, che costringe Patrick a rimanere intrappolato in una vicenda che lo vede del tutto innocente.”

E infine: “Tutti coloro che hanno manifestato ieri a Bologna, torneranno in piazza necessariamente per chiedere ancora una volta, alla vigilia del 18 luglio, l’assoluzione e il ritorno in Italia di Patrick Zaki“.