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Automobilismo: I piloti della Formula 1 e le qualifiche

I piloti della Formula 1 che hanno fatto storia alla fine non ne sono poi…

I piloti della Formula 1 che hanno fatto storia alla fine non ne sono poi così tanti. Gabriele Tarquini, Claudio Langes Pesenti, Paul Belmondo, Eric Van de Poele e tanti altri che vengono ricordati come i piloti migliori della F1 che tuttavia non hanno ottenuto una qualifica.

Claudio Langes Pesenti e Paul Belmondo

Claudio Langes Pesenti, dopo qualche anno che correva in Formula 1 e Formula 3000, viene interpellato dalla società italo svizzera Eurobrun, ma con questo nuovo percorso Claudio Langes Pesenti, non ottiene qualifiche, però ci riesce bene il suo compagno Roberto Moreno che la prende con cinque presenze. La Eurobrun Er 189, non era molto competitiva per gareggiare in F1, ma la società ha cercato di entrare nelle corse del circuito con vetture che si sono rivelate fallite, tanto che l’ sua ultima corsa di Claudio Langes Pesenti avviene al GP di Jerez de la Frontera poichè lascia la F1 e si butta nelle corse del G.Turismo senza mai concludere più nulla. Anche Paul Belmondo, ha avuto problemi con la March, nonostante uno dei migliori in Formula 3000. In effetti non riesce a raggiungere fino alla fine la line-up mentre la March, già andava rotoli a causa di Akira Akagi e della Leyton House. Infatti con la CG911B Paul Belmondo perde la qualifica, ma arriva 12esimo in  Spagna. Invece ad Imola Paul Belmondo ottiene il 14simo posto in classifica ma perde altre qualifiche nei GP di Monaco, Magny Cours e Silverstone, l’unica svolta è all’Hungaroring dove arriva al nono posto e ottiene la qualifica. A Paul Belmondo, la società della March, non rinnova il contratto e viene sostituito con Emanuele Naspetti. A quel punto il pilota resta fermo una stagione, ma riprende a correre l’anno successivo con la Pacific, ma nemmeno qui nessuna qualificazione. La sua carriera si è rilevata una sventura, ma il meritato successo è arrivato con il team della Sport.

Eric Van de Poele e Pedro Chaves

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Olivier Grouillard e Roberto Moreno

Per avere dei consigli utili su come allenarsi in una casa piccola, in questo link si può trovare tutte le informazioni necessarie. Olivier Grouillard dopo aver ottenuto una seconda posizione va con la Ligier, ma con la JS 33 perde 4 qualifiche. Ne ottiene una a Le Castellet, però con la Osella FA1M-E  la sfortuna lo perseguita, dato che subisce tre ritiri nelle prime tre gare, un’altra qualificazione persa a Montecarlo e una eliminazone a le Castellet. Grouillard, perde altre qualifiche, un ritiro a Monza e l’Osella è un fallimento anche in Messico e in Francia che in griglia becca due ritiri e tre qualifiche perse tra cui, in seguito anche quella all’Estoril. Qui Olivier, passa alla AGS JH 27 ma al GP di Jerez de la Frontera perde ancora, alla fine lascia la F1, ma torna con la Indycar e vince le corse GT ed Endurance. Riguardo a Roberto Moreno, al GP in Olanda perde una qualifica, vince un titolo e lo chiama la Coloni ma con la società perde ben dodici qualifiche. Ne prende una in Portogallo, poi  ìpassa alla Eurobrun, ma anche qui perde per altre undici volte. Viene interpellato dalla Benetton dopo l’incidente di Alessandro Nannini, dove in Giappone dedica il piazzamento al pilota con la B190. Ma all’arrivo di Michael Schumacher, la Benetton lo vuole per il GP di Monza, così Roberto Moreno va con Andrea Moda, ma altre qualifiche perse fino a che al GP d’Italia ci sono problemi per Sassetti. Unica soddisfazione è la qualifica a Montecarlo, in seguto Roberto Moreno passa sia alla Irl che Cart dove ottiene il terzo posto in classifica. Ora gareggia ogni tanto in Brasile nelle corse del GT e Turismo.

Perry McCarthy e Gianfranco Brancatelli

Perry McCarthy, per sostituire Enrico Bertaggia, debutta in Spagna con la S921 della Footwork. Qui il pilota in pista inizia ad avere seri problemi con la vettura per via di pezzi montati male e batteria scarica. Inoltre Perry McCarthy sulle prove della corsa a Spa a causa del team disorganizzato, il pilota oltre a correre un  rischio, in più in quei giorni subisce anche l’arresto di Andrea Sassetti. Al GP di Monza, il team della Footwork viene respinto all’ingresso perchè lesivo all’immagine della categoria, così Perry McCarthy inizia con l’ Endurance e in F3000  dove il suo successo è in Top Gear, dove ancora oggi è con la tv britannica. Invece Gianfranco Brancatelli tenta la fortuna in Formula 1 al Gp di Spagna e quello di Spa con il team Wing car ma la vettura WK1 poco competitiva gli fa perdere la qualifica. Qui il pilota, lascia la Wing Car e va con la Merzario A3 a Montecarlo dove fallisce ancora, lascia la Formula Uno, con Sport e Turismo diventa campione Europeo Turismo, campione italiano Superturismo e sale in seconda posizione alla 24 Ore di Le Mans. A fine carriera diventa pilota nel Superturismo Asia Pacifico con la Ford Mondeo

Julian Bailey e Gabriele Tarquini

Julian Bailey nella F3000, è il primo inglese che vince la prova del Campionato Internazionale. Qui entra nella F1 con la Tyrrell 017 dove perde dieci qualifiche ma un nono posto alla corsa di Detroit. In seguito Julian Bailey, partecipa al Mondiale Sport con Nissan dove Martin Donnelly muore con la Lotus che Julian Bailey prende in mano l’anno dopo. Ma la 102B, si rivela un fallimento, inoltre, dopo che la Camel ha smesso di essere sponsor, il team va con la Williams. Qui Julian Bailey perde due qualifiche a Phoenix ed Interlagos, ma entra nella griglia a Imola. Anche se la Lotus non è eccezionale, riesce comunque a prendere punti con Mika Hakkinen, la Ligier e la Brabham. A fine carriera, Bailey si specializza sulle auto GT con la Lister Storm. Infine c’è Gabriele Tarquini che ad Imola ha subito un ritiro a metà gara con la Osella FA1F. Disputa con la Coloni ma perde otto qualifiche, in più ha tre ritiri, anche se a Montreal ottiene un ottavo posto. Gabriele Tarquini in seguito passa con la AGS ma perde altre prequalifiche senza mai entrare in griglia. Il pilota però alla fine riesce ad ottenere l’ottavo posto a Phoenix, poi per via della AGS che ha problemi, Tarquini fa uno scambio con Olivier Grouillard per guidare la Fondmetal dove riesce a prendere due qualifiche consecutive. Con il tempo, Gabriele Tarquini corre per le gare Turismo dove inizia il suo successo con l’Alfa Romeo al titolo nel BTCC,  vince l&rsquo ;Etcc il Wtcc con una Seat Leon e diventa campione del mondo con la  Hyundai i30N della BRC Racing.