Caso La Russa jr, i magistrati in possesso di alcuni video girati quella notte
Svolta nel caso che coinvolge il figlio di Ignazio La Russa: i magistrati sarebbero in possesso di video girati nella notte del presunto stupro.
I fatti risalgono al maggio scorso, quando il figlio del Presidente del Senato Ignazio La Russa, Leonardo Apache, è stato accusato di violenza sessuale da una sua ex compagna di liceo.
La 22enne ha raccontato di averlo incontrato casualmente nell’esclusivo locale milanese durante la serata chiamata “Eclipse”.
Lì, dopo aver bevuto qualcosa di offerto da La Russa junior, lei avrebbe avuto un black out e si sarebbe risvegliata nuda nel letto del figlio del politico. Accusato di violenza anche l’amico di Leonardo Apache, il dj Tommaso Gilardoni.
Caso La Russa jr, svolta nelle indagini
Sul caso che vede coinvolto il figlio di Ignazio La Russa stanno lavorando gli investigatori della Squadra mobile, nell’inchiesta coordinata dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnaro. Gli inquirenti, dopo la denuncia di violenza sessuale da parte della 22enne che ha condiviso gli anni di liceo con Leonardo Apache La Russa, hanno tentato di reperire tutti i video girati quella sera nel locale milanese, sia da parte di videomaker che tramite social. Il tentativo è stato quello di cercare delle immagini nelle quali vedere il figlio di La Russa e la 22enne vicini, per capire i movimenti che hanno preceduto la presunta violenza sessuale.
Nelle ultime ore, però, è emersa una indiscrezione lanciata dal Corriere della sera e secondo la quale gli investigatori sarebbero entrati in possesso di alcune importanti immagini di quella serata. La prima traccia che lasciava intendere che esistevano delle immagini e dei video di quella serata è emersa dalle intercettazioni di un dj che, al telefono con il padre, faceva riferimento a immagini di cui non si era parlato nell’audizione. Gli sviluppi successivi, quindi, hanno portato alla scoperta di altri video girati nell’abitazione di La Russa.
Cosa si vede nelle immagini
Come riportato dal quotidiano nazionale, nei fotogrammi pervenuti agli investigatori, la giovane sembrerebbe cosciente e partecipe, ma i video riusciti a rintracciare non possono tuttavia raccontare cosa sia davvero successo quella sera né quanto il mix di alcol e sostanze che aveva assunto la 22enne possa aver alterato il suo stato mentale, compromesso la sua capacità di autodeterminarsi e poi ricordare l’accaduto.
L’esistenza di questi filmati, però, cambierebbe i dati su cui i magistrati devono decidere il tema cruciale dell’inchiesta: se la giovane abbia o meno prestato il consenso agli atti sessuali richiesto dalla legge per escludere che possano essere accusati di stupro. Sin dall’inizio, Leonardo Apache La Russa e Tommaso Gilardoni si sono difesi raccontando che la ragazza fosse consenziente.