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Processo Trump, il delirio di onnipotenza dell’ex presidente: “Colpendo me, colpite l’America”

Donald Trump a processo (Fonte Ansa) – CronacaLive.it

Il primo processo a un ex presidente degli USA è con Donald Trump: alla sbarra ha deliri di onnipotenza.

Questo procedimento, avviato dal procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg, sta rappresentando un punto cruciale nella storia giudiziaria americana. Si tratta del primo processo penale contro un ex presidente statunitense, Donald Trump, che ha preso il via a New York, segnando un momento storico senza precedenti.

L’accusa è parsa irremovibile, corredando il tutto di una serie di prove schiaccianti. Infatti, Trump è accusato di aver falsificato e falsificare le sue dichiarazioni finanziarie del 2016 per nascondere un pagamento di 130.000 dollari all’ex attrice porno Stormy Daniels. Daniels ha sostenuto di aver avuto una relazione con lui.

Tuttavia, l’ex presidente Trump ha respinto categoricamente la richiesta di ricusazione del giudice Juan Merchan, affermando che il processo è un attacco all’America, nonché una persecuzione politica. L’ha detto chiaramente davanti alle telecamere: “Colpendo me, state colpendo tutta l’America e la sua libertà”.

L’evento segna un precedente significativo, essendo la prima volta che un ex presidente degli Stati Uniti si trova imputato in un procedimento penale. L’udienza inaugurale è stata caratterizzata dal respingimento della richiesta di ricusazione da parte del giudice, che ha definito le argomentazioni della difesa di Trump come “speculazioni non supportate”.

Le dichiarazioni di Trump su Truth

Trump, attraverso il suo canale di comunicazione Truth, ha dichiarato di essere sostenuto dall’amore di milioni di americani e di lottare per la libertà di tutti loro. Questo processo è solo uno dei quattro procedimenti legali che Trump dovrà affrontare, ma è l’unico che potrebbe concludersi prima delle elezioni del 5 novembre, infatti l’attenzione mediatica su questo caso è massiccia, benché è stato deciso che non saranno ammesse telecamere.

L’imputato è tenuto per legge a essere presente in aula e si prevede che il processo durerà almeno sei settimane, con udienze tutti i giorni tranne il mercoledì. Nonostante l’assenza di telecamere in aula, l’evento catturerà l’attenzione del pubblico, con Trump stesso annunciando la sua intenzione di testimoniare per dire “la sua verità”. Michael Cohen, ex avvocato di Trump, sarà uno dei testimoni chiave del processo.