Il ponte sullo stretto: evidenziate tutte le criticità del progetto

Sviluppo dell’iter burocratico per il ponte sullo stretto

Ha ufficialmente preso il via al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti la Conferenza dei servizi istruttoria, un momento cruciale nell’iter burocratico che dovrebbe condurre alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Secondo ambientalisti e comitati però, sostenuti dai pareri negativi dei Comuni di Villa San Giovanni e Messina e delle città metropolitane coinvolte, il progetto definitivo del ponte pare sia irrealizzabile.

Dopo 21 anni di studi e progettazioni inconcludenti, la Commissione Tecnica Via del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha avanzato ben 221 richieste di integrazione al progetto definitivo, pubblicate sul portale online Via-Vas. Queste richieste, di cui 66 riguardano la Valutazione di incidenza sui siti della Rete Natura 2000 e su tutte le componenti ambientali rilevanti, attestano l’impossibilità di approvare il progetto nella sua attuale forma.

Quali criticità sono state sollevate sul progetto

Le richieste della Commissione tecnica Via si aggiungono alle critiche contenute nelle 534 pagine di contestazioni e controdeduzioni presentate da un gruppo di lavoro composto da 38 esperti, tra cui 12 docenti di varie materie ambientali di 9 atenei diversi. Queste osservazioni sono state inviate dalle associazioni ambientaliste come Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, Lipu, MAN e WWF, nonché dai comitati cittadini messinesi come l’Associazione Invece del ponte e No Ponte Capo Peloro, nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.

Tra le principali criticità sollevate vi sono:

• la mancanza di una descrizione del contesto sociale, economico, politico e istituzionale nell’analisi costi benefici;
• la mancanza di una descrizione dettagliata degli interventi previsti nel quadro progettuale;
• la mancanza di una descrizione del sistema dei cantieri nelle cantierizzazioni previste;
• la mancanza di un elaborato sulla gestione delle materie, in particolare delle terre e rocce da scavo;
• la mancanza di scenari di rischio aggiornati e di un’analisi della pericolosità da maremoto nello Stretto di Messina;
• la mancanza di aggiornamenti sulla qualità dell’aria e delle previsioni sull’impatto acustico in superficie;
• la mancanza di dati aggiornati sul traffico;
• la mancanza di piani di gestione per le zone di protezione speciale e di conservazione.

Quali possono essere le conclusioni in merito

Queste criticità sollevano seri dubbi sulla fattibilità del progetto del ponte sullo Stretto di Messina ed evidenziano la necessità di una revisione completa del piano, tenendo conto delle considerazioni ambientali e delle valutazioni tecniche, come suggerito dalle contestazioni.