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Denuncia il suo datore di lavoro con un video: “Mi paghi 20 euro per 6 ore di lavoro”

Il cameriere modenese in prova (Fonte Web) – CronacaLive.it

Un’altra denuncia per i datori di lavoro truffaldini. Il cameriere si fa sentire.

Succede a Modena. Un cameriere viene pagato 20€ per una giornata di lavoro di 6 ore. Il tutto  a nero, senza regolare contratto. La denuncia arriva però prontamente da parte del ragazzo, il quale riesce a documentare il tutto in un video postato su Tiktok.

Non è il primo a vivere una situazione di disagio simile. Negli ultimi anni, gli scandali relativi a imprenditori e ristoratori hanno segnato un’epoca, talvolta polarizzando l’opinione pubblica in seguito a interventi di personaggi illustri.

Un esempio ci è dato da Alessandro Borghese, il quale paventava una presunta faciloneria dei cosiddetti “giovani di oggi” poiché, alla sua epoca, era normale accontentarsi di una remunerazione ingiusta in virtù della famosa gavetta. Come lui, tanti altri personaggi, pubblici e non, hanno detto la loro, nobilitando l’esperienza di gavetta.

Al giorno d’oggi però, la consapevolezza della fetta sociale costituita da millennial e generazione Z getta nuova luce sul precariato, il lavoro a nero, gli stipendi da “stage” per un lavoro fulltime e i contratti per nulla vantaggiosi. Questa generazione, spesso criticata e accusata di essere svogliata, sta cercando di alzare la testa.

Il caso di Modena

6 ore di lavoro in un ristorante di Modena. Il ragazzo, come afferma lui stesso, “È andato avanti e indietro per tutto il tempo”, ma il proprietario lo ricompensa solo con 20 euro. Stando così le cose, il giovane usa l’arma più potente della nostra epoca: la fama.

Posta infatti un video su Tiktok in cui denuncia l’accaduto, mostrando altresì il locale presso cui aveva prestato servizio per le 6 ore incriminate. Il proprietario, colto in fallo, cerca di correre ai ripari con giustificazioni quali “Era solo una prova”. Sta di fatto che, quando ripreso, la banconota da 20€ si trasforma in 50€. Altrettanto ingiusta.

Il giovane cameriere posta un video su Tiktok di denuncia (Fonte Web) – CronacaLive.it

La risposta del Paese

Nel video del cameriere si sentono parole forti, come ad esempio “Chiamatemi Salvini. Ecco perché i ragazzi vanno a rubare e spacciare”. La denuncia dello sfruttamento è diventata subito virale, al punto che la notizia è giunta a Cgil, Cisl e Uil. La risposta degli organi si fa sentire: “Quest’episodio rispecchia il Paese reale”.

Infine, prende parola anche Stefano Corghi, ossia il presidente del consorzio Modena a tavola, con l’intento di prendere le distanze da questo genere di imprenditori: “Non siamo tutti così”. Che assomiglia un po’ al Not all men