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Il prosciutto cotto finisce nel mirino: indagini sulla sua dannosità alla salute

prosciutto cotto
Indagine sul prosciutto cotto.
(Fonte: depositphotos.com) – Cronacalive.it

Le ombre dietro il mondo degli affettati: il prosciutto cotto e le sostanze contenute in esso

Il prosciutto cotto è una presenza comune nell’alimentazione italiana. Sono in molti a utilizzare questo e altri affettati per comporre i propri panini quando si pranza fuori casa o per accompagnare un pasto a casa, ma non ci si ferma mai a pensare a cosa esso contenga realmente. Esistono svariate tipologie di prosciutto e in base alle marche cambia il prezzo e in teoria anche la qualità del prodotto.

Un recente studio condotto da Il Salvagente ha svelato un lato abbastanza oscuro di questo prodotto. L’indagine in questione ha coinvolto 8 marchi di prosciutto cotto di alta qualità, con l’obiettivo di offrire ai consumatori una visione dettagliata degli ingredienti utilizzati, delle pratiche di produzione e delle differenze tra i vari produttori. I risultati purtroppo non fanno ben sperare.

Cosa ha scoperto l’indagine effettuata

I marchi oggetto dello studio sono stati Beretta, Casa Modena, Citterio, Ferrarini, Negroni, Parmacotto, Rovagnati e Vismara. Tra gli ingredienti principali del prosciutto cotto troviamo la coscia di suino, il sale, gli aromi e una serie di additivi. Tra gli additivi si sono riscontrati perlopiù il nitrito di sodio, utilizzato come conservante, e l’ascorbato di sodio, un antiossidante. Alcuni marchi di alta qualità includono anche zuccheri come destrosio e fruttosio.

Risulta preoccupante la presenza abbondante dei nitriti. Aggiunti per mantenere il colore rosa della carne, essi portano alla formazione di nitrosammine, considerate potenzialmente cancerogene quando i nitriti reagiscono con le ammine presenti nella carne. Alcuni produttori aggiungono anche glutammato monosodico per migliorare il gusto del prosciutto cotto. Tuttavia sorgono preoccupazioni riguardo alla sua potenziale tossicità.

Ulteriore elemento da considerare è quello della quantità di sale presente nel prosciutto cotto. L’Oms raccomanda un consumo massimo giornaliero di sale per i bambini di 2 grammi. I prosciutti presi in analisi da Il Salvagente ne contengono tra 1,6 e 2 grammi per 100 grammi di prodotto. Nella classifica stilata da Il Salvagente, vi sono due prodotti che si collocano proprio in fondo con solo 4 punti considerando tutti i parametri del test. Si tratta di Ferrarini e Vismara. Entrambi contengono nitrito di sodio, glutammato monosodico e saccarosio.

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Il Salvagente analizza i principali marchi di prosciutto prodotti.
(Fonte: depositphotos.com) – Cronacalive.it

Come fare attenzione

Si sa che per quanto ci possano apparire salutari, anche al di là delle indagini condotte sui prodotti, il prosciutto cotto così come tutti gli altri affettati rientrano nella categoria dei prodotti confezionati. Come tali per essere conservati e durare e apparire freschi a lungo sono necessariamente pieni di sostanze più o meno nocive. Pertanto il consiglio è quello di mantenere una dieta equilibrata che includa il meno possibile prodotti confezionati.