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Uccide il coinquilino con 3 coltellate la vigilia di Capodanno: “Era cattivo con me”

Carabinieri (Fonte Ansa) – CronacaLive.it

La lite tra coinquilini è finita in omicidio. La vittima, Andrea Beluzzi, è stata uccisa da Francesco Ferioli a coltellate.

Il corpo senza vita di Andrea Beluzzi è stato ritrovato il giorno di capodanno nel suo appartamento, in via San Giovanni in Persiceto, a Bologna, dove viveva con il colpevole. Il cadavere è attualmente sottoposto ad autopsia, tuttavia sono state da subito rinvenute tracce di almeno tre coltellate al petto.

È arrivata subito la confessione da parte di Ferioli: “L’ho ucciso io, perché era cattivo con me”La vittima aveva 54 anni ed era disoccupato; il responsabile dell’omicidio ha invece 48 anni ed era un veterinario. Proprio lui ha chiamato la polizia. Ferioli è stato subito condotto in centrale per essere interrogato, dopodiché è stato accusato di omicidio volontario e portato in carcere.

Il movente dell’omicidio non è ancora stato chiarificato: dalla testimonianza frammentaria del Ferioli è apparso che i due avessero continue liti su piccole cose domestiche. Questa discussioni sarebbero poi degenerate nell’aggressione ai danni del 54enne. Stando però ad alcuni testimoni, i due andavano d’amore e d’accordo.

La loro convivenza è iniziata in seguito al fallimento dei rispettivi matrimoni, ragion per cui in molti hanno sospettato una presunta relazione tra i due. Da inizio novembre, Francesco e Andrea hanno preso a convivere, grazie a un progetto dei servizi sociali a cui si sono rivolti dopo aver perso il lavoro.

La reazione della comunità bolognese

Il comune di San Giovanni ha appreso la notizia della morte dell’uomo di 54 anni con tristezza e malinconia. Il gesto è risultato inaspettato da tutti. Infatti, le autorità hanno ricercato i profili di entrambi gli uomini in questione: dalle analisi è emerso che nessuno dei due avesse precedenti penali. Inoltre, i due erano regolarmente visitati dai servizi sociali, i quali hanno commentato l’accaduto con estrema sorpresa.

Anche il sindaco di San Giovanni in Persiceto, Lorenzo Pellegatti, è stato interpellato: “Si erano accolti a vicenda. Niente di preoccupante era emerso dall’ultima visita dei servizi sociali, un paio di settimane fa. Anzi, i rapporti tra i due erano ottimali. Per i servizi erano un riferimento per come i due avevano mostrato anche voglia di ricominciare, di recuperare la loro autonomia.”