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Matteo Concetti suicida in carcere, la madre presenta una denuncia per istigazione al suicidio: “Aveva il diritto di essere curato”

Mano nella prigione
Mano nella prigione (DepositPHotos) – CronacaLive.it

La madre di Matteo Concetti, un ragazzo di 25 anni che si è tolto la vita impiccandosi nel carcere di Montacuto, ha deciso di sporgere denuncia per istigazione al suicidio.

Matteo Concetti aveva 25 anni e venerdì scorso è stato ritrovato senza vita nella cella del carcere di Montacuto dove era detenuto. Da quel momento per la madre è iniziato un calvario di cui per il momento non si conosce la fine. Le autorità giudiziarie hanno infatti subito bollato il suo decesso come un suicidio, senza aprire nessun fascicolo d’indagine al riguardo.

Pesa forse anche il fatto, nella valutazione fatta dai magistrati, che il ragazzo durante l’ultimo colloquio con la madre, aveva affermato che era ormai disposto a compiere un gesto estremo. Una versione che però non convince appieno la donna che ha deciso di sporgere una denuncia a Rieti per istigazione al suicidio.

Il sospetto è che il suicidio del figlio sia stato causato o indotto da qualcuno. Concetti era finito in isolamento dopo l’aggressione a una guardia penitenziaria e la madre del ragazzo trova in primo luogo sospetto che possa davvero essere riuscito a impiccarsi da solo in quella cella. Ma oltre a questo, c’è anche il fatto che il figlio aveva dato più chiari segnali di instabilità che possono essere stati forse sottovalutati dall’amministrazione penitenziaria.

La madre di Concetti, suicida in carcere: “Non ci daremo pace finché non avremo giustizia”

La madre ha infatti dichiarato ai giornalisti: “Mio figlio era buono d’animo, nonostante le problematiche legate al bipolarismo che stava curando. Mi chiedo chi dovesse controllare e se gli fossero stati dati i farmaci per la sua patologia. Non ci daremo pace finché non avremo giustizia per un ragazzo lasciato solo dallo Stato. Stava pagando i suoi errori, aveva il diritto di essere curato”.

Gli atti sono già stati trasmessi alla Procura di ancona e la famiglia di Concetti ha deciso di affidarsi all’avvocato Giacomo Curzi, che si è già occupato nella sua carriera del caso di Stefano Cucchi e possiede dunque una solita esperienza su queste tragedie.